L’Italia è uno dei paesi al mondo in cui si mangia meglio. A dirlo non sono solo gli italiani, ma anche coloro che l’Italia la visitano ogni anno dall’estero. La varietà di ingredienti permette moltissime combinazioni e il discorso è valido anche per i dolci. L’Italia ha una tradizione dolciaria inarrivabile, che fa storia a sé.
Una storia che meriterebbe di essere messa nero su bianco in una elegante rivista che è possibile realizzare anche online usufruendo dei servizi sempre più precisi ed efficienti delle tipografie online che permettono anche di risparmiare tempo e denaro senza rinunciare alla qualità.
Magari lo faremo anche noi, ma intanto è possibile farsi un’idea su quest’argomento in maniera generica ma in grado di fornire un sacco di spunti interessanti.
Ci sono alcuni dolci, però, che, più di altri, sono capaci di raccontare quale sia l’importanza del nostro Paese nella tradizione gastronomica dolciaria. Proviamo a vederne alcuni dei più noti dalle radici più antiche.
Chi non conosce il gelato? Non ci sono più dubbi sul fatto che l gelato sia un’eccellenza italiana e questa paternità è, ormai, riconosciuta a livello globale. Se parliamo delle origini del gelato ci rendiamo conto che dobbiamo andare parecchio indietro nel tempo. A guardare bene prima del gelato nacque il sorbetto, in Sicilia intorno all’anno 1000. Questo fu dovuto alla presenza, in quegli anni, di numerosi arabi sull’isola I primi gelati, però, compaiono nel diciassettesimo secolo. La tradizione riporta che fu proprio un pasticcere siciliano, Francesco Procopio dei Coltelli, a realizzare un primo rudimentale composto cremoso che, poi, venne riconosciuto come il primo gelato della storia.
Altro dolce famoso nel mondo e dalle origini antiche è la Pastiera Napoletana. Un dolce le cui origini si aggrovigliano con mito, suggestioni pagane e antiche narrazioni. La leggenda vuole che la sirena Partenope vivesse a Napoli nel golfo che si estende fino alle pendici del Vesuvio. Una sirena che con la sua voce soave allietava le giornate dei napoletani che, per omaggiarla, le portarono doni di ogni tipo: uova, spezie, farina, canditi, ricotta… insomma gli ingredienti della Pastiera che Partenope armonizzò con sapienza dando vita al celebre dolce.