Dolci: cedere o non cedere alla tentazione?

Ma i dolci si mangiano prima o dopo della frutta? Stando al detto, essere alla frutta, inteso come essere alla fine, forse prima. Ma non è che ci sia una regola. I dolci si possono anche non mangiare nel contesto di un pranzo o di una cena, ma sfidiamo chiunque, trovandosi a un ristorante, a rinunciare a un tiramisù con quella crema gialla che cola ai lati sormontata da uno strato di cacao, oppure a una crostata con marmellata di albicocche, ma anche una sacher, perché no? Certo vien da pensare, ma se voi aveste una pasticceria quale fotografia mettereste sul vostro biglietto da visita?
Non possiamo parlare di una storia del dolce in maniera generale, perché ogni dolce ha la propria storia, ogni regione, ogni provincia, ogni città, ogni paesino, in Italia, si caratterizza per un certo tipo di dolce, per un certo tipo di preparazione e altro ancora. Insomma stiamo parlando di un mondo variegato e, allo stesso tempo, difficile da classificare in maniera generalista.
Quando, aprendo la porta, si butta là un distratto: “Vado a prendere un dolce”, mentre senza ostentazione ci saremmo potuti offrire un piccolo e nient’affatto banale: “Vado a comperare dei pasticcini” (scandire bene le sillabe: non “psticcini” ma “pa-stic-ci-ni”) e, con la magia di un’espressione appena un po’ antiquata e preziosa, creare con poco un mondo di armonie desuete.
Muriel Barbery, Estasi culinarie, 2000
Eppure è possibile realizzare un breve excursus storico sulla storia del dolce, dagli antichi romani ai giorni nostri, come vedremo in uno dei nostri articoli di approfondimento. Così come è possibile provare a mettere in fila quelli che sono i dolci più antichi della tradizione pasticcera italiana. E anche questo cercheremo di vederlo in maniera più approfondita nel nostro blog.
Nei ristoranti di lusso c’è sempre un cuoco addetto solo ai dessert, un eletto che passa la giornata tra spezie aromatiche, panna fresca, frutta, torte, pasticcini: esattamente quello che vorrei fare io per guadagnarmi da vivere.
Isabel Allende, Afrodita, 1998
Proviamo a vedere nelle pagine che seguono un po’ di aspetti legati al mondo dei dolci italiani che vanno dalla storia alle ricette per prepararli. Provate a non farvi venire l’acquolina in bocca se ci riuscite…